45 mila euro di polemiche. Nefasto fu il giorno che l’assessorato al turismo della Regione Valle d’Aosta decise di stanziare questa somma per ospitare il cast del programma Rai “L’isola dei famosi“, condotto da Simona Ventura, dal 1° al 3 febbraio 2010 tra Courmayeur e Pré-Saint-Didier. L’iniziativa ha fatto montare polemiche su tutti i fronti: si è rilevata la bassezza culturale del programma, si è protestato per l’utilizzo disinvolto del denaro pubblico, si è obiettato per il ritorno di immagine trascurabile – o negativo – che ne deriverà.
Mamma Regione dà, Magnolia gode
La casa di produzione Magnolia s.p.a, che organizza il programma, riceverà lo stanziamento regionale, che comprenderà l’ospitalità alberghiera a Courmayeur, l’utilizzo esclusivo da parte della troupe delle terme di Pré-Saint-Didier e del vicino parco avventura, nel quale, in questo periodo di gelo artico, verranno organizzate alcune prove di acclimatamento e sopravvivenza per i futuri nafraghi.
Tutta kolpa dei soliti komunisti
La polemica nasce da un comunicato stampa dei Giovani comunisti, che potete leggere qui, in cui il gruppo di sinistra accoglie «negativamente la decisione della Regione Valle d’Aosta di finanziare e promuovere il reality L’isola dei famosi». E propone altri ambiti in cui stanziare del denaro pubblico, come il miglioramento dell’ormai apparentemente abbandonata tratta ferroviaria Torino-Chivasso-Aosta, la riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico «oggi assolutamente insufficiente» o interventi a sostegno dei lavoratori licenziati o in cassa integrazione. A margine, Matteo Castello e Alessandro Pascale hanno anche aperto un gruppo su Facebook, dall’eloquente titolo “Quelli che non vogliono L’Isola dei Famosi in Valle d’Aosta!“, che conta oltre 500 iscritti. Pascale spiega che «bisogna ancora trovare la forza di indignarsi per certi scempi dell’amministrazione pubblica».
Guichardaz e i nove decimi
Un altro temibile “rosso“, il sindacalista Jean-Pierre Guichardaz, sempre sul web ha lanciato un’altra iniziativa, “Ridatemi i nove decimi“, in cui chiede di protestare, indirizzando a Marguerettaz un fax al numero 0165.238025 o una un’email all’indirizzo a.marguerettaz@regione.vda.it, o ancora una lettera all’attenzione dell’assessore presso l’assessorato al turismo di piazza Narbonne 3 ad Aosta, chiedendo la restituzione della quota dei nove decimi delle proprie tasse. «Penso che non sia opportuno spendere soldi pubblici per alimentare programmi di dubbio gusto e dal livello culturale non propriamente elevato. La Valle meriterebbe testimonial meno pruriginosi di Ilona Staller o dell’ex tronista passato al porno Fernando Vitale, meno siliconati di Sandra Milo e Pamela Prati, meno censurati dell’ex ergastolano Graziano Mesina».
Protesta anche il PD, con Protasoni
«Sono, francamente, sconcertato!», dice il presidente dell’assemblea regionale del PD Fabio Protasoni sul suo blog personale. «Di solito rifuggo i giudizi che sanno troppo di moralismo, ma di fronte ad una cosa del genere non riesco a non provare indignazione: regalare 45000 euro a persone che hanno fatto della loro vita una finzione mi pare veramente offensivo». Protasoni propone di stanziare la cifra per i terremotati di Haiti: «Sono soldi nostri di cui, per la mia quota parte, disconosco la paternità».
VdA Vive – RV si ostina a fare opposizione in consiglio Valle…
Un’interrogazione in consiglio regionale del gruppo Vallée d’Aoste Vive – Renouveau chiede spiegazioni: «Avendo appreso che la giunta regionale avrebbe deciso di sponsorizzare, per l’importo di 45 mila euro, la presenza in Valle d’Aosta del cast dell’isola dei famosi, con uso esclusivo di infrastrutture quali le Terme di Pré-Saint-Didier – recita la domanda nel question time del capogruppo Roberto Louvin – vorremmo conoscere quali saranno i ritorni di carattere promozionale riconducibili all’iniziativa in questione e al collegamento d’immagine con la nostra regione».
«Grande ritorno mediatico per appena 45 mila euro»
L’assessore Aurelio Marguerettaz ha spiegato che «nell’attività promozionale non si inventa nulla di nuovo ed è sufficiente vedere cosa fanno gli altri». La Valle quindi copierebbe il Trentino, che negli scorsi anni ha ospitato i naufraghi VIP per un primo periodo di “addestramento”, per gli scatti fotografici ufficiali del programma (vedi la foto in apertura) e per un mini-corso di sopravvivenza. «La Trentino s.p.a. per alcuni anni ha ospitato lo stesso cast con somme anche importanti – ha spiegato Marguerettaz - inoltre L’isola dei famosi ha circa cinque milioni di spettatori a puntata, con punte anche di sette milioni. Il ritorno pubblicitario sarà garantito dalla presenza di 35 giornalisti al seguito del cast, da servizi giornalistici in tv, oltre che da uno spezzone sulla Valle d’Aosta nella prima puntata».
La Valle sfondo da cartolina
«Volevamo capire – ha replicato Louvin – se dal punto di vista promozionale tale evento potesse servire alla nostra Regione. Invito l’assessore a verificare su internet cosa pensano i valdostani di questa vicenda».
In conclusione, il ritorno di immagine sembra essere quasi certo, perlomeno grazie soltanto al polverone che si è sollevato in queste ore, anche fuori dai confini regionali: ma sarà davvero un elemento da valutare positivamente? Il marketing è materia complessa, da lasciare agli specialisti, considerando che spesso anche loro sbagliano.
Basterebbe ricordare troppi errori del passato e, se si decide di adottare l’emulazione di altri territori turisticamente più forti, sarebbe auspicabile iniziare copiando altri elementi, decisamente più intelligenti del paesaggio da cartolina sfondo di un reality show.
Non è tanto per i 45.000 euro spesi (male a mio dire ma tant’è)… è proprio questa sub-cultura televisiva a darmi i nervi… metti un mentecatto in video e improvvisamente diventa oro…
BASTA, NON SE NE PUO’ PIU’!
programmi tipo l’isola dei famosi sarebbero da abolire con la motivazione “insulto alla decenza”… e invece li si foraggia… Se la Regione (e l’Amministrazione in carica) decidesse di ritirare i fondi perderebbe qualche spettatore ma guadagnerebbe sicuramente in stima pro capite.
“Basta vedere cosa fanno gli altri…” è l’affermazione del massimo responsabile del turismo valdostano.
Ma perchè non cerchiamo invece di “copiare” dal Trentino, che ha ospitato precedenti personaggi della trasmissione, il rapporto qualità prezzo dei prodotti turistici, l’alto livello delle strutture ricettive, il coordinamento del sistema.
Puoi anche cercare il modo più rumoroso di metterti in mostra, ma se non hai le carte in regola rischi un effetto boomerang negativo.
Tanta genialità meriterebbe l’affidamento di uno studio di fattibilità per una nuova trasmissione.
Potremmo azzardare “La Giunta dei famosi”.
Stefano Ferrero
Direi La giunta dei fUmosi… Chissà cosa si è fumato l’assessore prima di dare un contributo a un simile programma.
Piuttosto una bella pubblicità sulle reti nazionali…
Aggiungo questo contributo, riferito all’edizione dello scorso anno del programma.
… forse non tutti i mali (come recitava un antico adagio popolare) vengono per nuocere perchè…. questa invenzione dell’assessorato al Turismo ha messo a nudo le vere capacità dei nostri amministratori e del suo staff…. tutti quelli che scrivono hanno la mia piena solidarietà… in Valle di tutto abbiamo bisogno meno che di ospitare queste pagliacciate dal ritorno pari allo zero assoluto. Prima di tutto bisognerebbe fare un bel lavoro al nostro interno per mettere d’accordo tutte le persone a collaborare ed invece sono tutti (o quasi) d’accordo solo su una cosa: piangere e lamentarsi in Regione perchè non ci sono abbastanza turisti. Salvo poi tenere tutto chiuso la domenica, nei giorni di festa ed in altre feste comandate… L’unica cosa che non capisco è come mai, visto che ormai il mercato unico lo impone e che siamo così bravi ad importare di tutto, dai calciatori ai consulenti ai grandi manager strapagati… perchè non proviamo anche ad importare qualche politico dall’estero?… forse ci costerebbe meno e sarebbe più disponibile dei nostri…
mentre vi leggo ho nelle orecchie il rimbombo dei suoni, non graditi e non richiesti, emessi da Radio 105 in diretta radiofonica da Courmayeur, prima tappa del Tour in Alta Quota 2010, viaggio musicale tra le stazioni sciistiche d’alta quota appunto.
Per l’occasione sulla pista di rientro di Dolonne, hanno montato un “villaggio di igloo” per gli sponsor… con indicibile effetto straniamento o meglio effetto lunapark.
Pare che queste manifestazioni – sabato prossimo sarà il turno di La Thuile – attraggano i giovani… A me fanno solo tristezza, alcune ragazze infreddolite che “sfilano” su un palchtto, musica a tutto volume fuori decibel… pochi anzi pochissimi spettatori, ma l’evento non é qui, l’evento serve come mezzo pubblicitario, non come spettacolo in sè che è alquanto mediocre anche se a Plan Chécrouit c’è stata Irene Grandi… e poi ci sono stati anche gli Zero Assoluto.
Mi chiedo quale sia il target sul quale punta il nostro Comune, che ha sponsorizzato l’evento, perchè forse intanto sarebbe bene curare e trattare bene i turisti che già ci sono prima di andarne a cercare di improbabili.