“Bisogna osare” era uno dei due motti del ventennio fascista che campeggiavano sul fabbricato principale dell’ex macello civico di Aosta fino alla sua recente ristrutturazione – l’altro era il criptico “Ricordare prepararsi“.
Ad osare di più, nella gara d’appalto per la gestione quinquennale della cosiddetta “cittadella dei giovani”, è stato il raggruppamento temporaneo di imprese formato dal CTI, Centro per le tecnologie e l’innovazione, da Master Data e da 3Bite. L’ex “Centro Anita” riaprirà i battenti entro fine novembre (gli aggiudicatari hanno 30 giorni dal 1° novembre per avviare l’attività), e il polo aggregativo di viale Giuseppe Garibaldi, tornerà a vivere dopo 4 anni di chiusura.
La gara mette fuori gioco la gestione precedente
I battuti, in questo caso, sono i precedenti gestori dell’Anita e dell’Informagiovani, la cooperativa sociale Ombre con l’acca, che era capo fila di un altro raggruppamento temporaneo, formato dal Gruppo Abele, da Strana idea, dall’EnAip Vallée d’Aoste e dai Trouveur valdotèn. Entrambi i contendenti hanno praticato il ribasso massimo consentito, il 5,5 per cento sui 2,4 milioni di euro di base d’asta. A pesare a favore dei vincitori la presentazione di un miglior programma di gestione 2009-2014. Leggi il resto »
E ricorso fu. Annunciato lo scorso giugno, dopo quattro mesi il consorzio di cooperative sociali aostano Trait d’union ha interpellato il Tribunale amministrativo regionale in merito all’assegnazione dell’appalto per la gestione dei servizi agli anziani del comune di Aosta alla Pro.Ges di Parma.