se vedi questo sito, hai fallito il concorso in regione

Trait d’Union: la gara d’appalto finirà al TAR

di in giustizia, politica il 19 ottobre 2009 alle 21:52
, , , , , , , , , ,

trait_dunionE ricorso fu. Annunciato lo scorso giugno, dopo quattro mesi il consorzio di cooperative sociali aostano Trait d’union ha interpellato il Tribunale amministrativo regionale in merito all’assegnazione dell’appalto per la gestione dei servizi agli anziani del comune di Aosta alla Pro.Ges di Parma.

Un giugno infuocato
Il casus belli dell’affaire Pro.Ges è stato il 24 giugno scorso tra i banchi del consiglio comunale di Aosta. In quella occasione il consigliere di maggioranza Giorgio Lorenzini (UV) protestò contro il suo compagno di partito, il presidente del consiglio Renato Favre, abbandonando l’aula. Secondo Lorenzini, Favre avrebbe mandato degli SMS ad alcuni unionisti, ironizzando sul fatto che la scelta di affidare l’appalto per la gestione comunale dei servizi agli anziani alla Pro.Ges fosse un modo per fare un piacere agli alleati “rossi” del PD.

Proteste di piazza e scambi d’accuse tra droite e gauche
Anche questo “incidente diplomatico” concorse a provocare l’amplificarsi di una polemica il cui apice fu, proprio il giorno successivo, nella manifestazione programmata nel centro del capoluogo dai membri delle cooperative valdostane aderenti a Trait d’union. Da molti anni, quest’ultima gestiva i servizi agli anziani.
La commissione della gara d’appalto, in cui l’assessore ai servizi sociali del comune di Aosta Giuliana Ferrero riponeva «piena fiducia», ha valutato migliore l’offerta dei parmensi, e la scelta di cambiare è stata così pubblicamente contestata.
In un comunicato stampa, diramato nei giorni del passaggio di consegne tra i due enti, Trait d’union accusava la concorrente Pro.Ges di disfunzioni e gravi carenze di organico.

Alla ricerca della “prova contraria”
Fino a prova contraria, l’appalto è legittimo.
Trait d’union ha scelto di ricorrere al TAR della Valle d’Aosta, depositando il ricorso martedì 14 ottobre dopo averlo fatto pervenire al sindaco Guido Grimod e alla Pro.Ges stessa, facendo riferimento a dei presunti errori di valutazione da parte della commissione, che avrebbero fatto perdere le cooperative valdostane. E il TAR dovrà esprimersi in merito nei prossimi mesi.

Cosa c’è dietro
Interessi milionari, 150 lavoratori ancora incerti per il loro futuro, anche se la maggior parte di essi è passata a Pro.Ges mantenendo livelli mansionali e retributivi, e soprattutto i piani di sviluppo di dodici cooperative sociali messi in discussione: La svolta, Noi e gli altri, Indaco, Ombre con l’acca sono solo alcune delle cooperative coinvolte in quello che, per ora, ha tutti i connotati di un vero e proprio terremoto nel settore sociale valdostano.
Anche a causa del mezzo milione di euro di IVA che non verrà più versato in Valle, ma a Parma.

Be Sociable, Share!