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Rollandin e Berlusconi si incontrano

di in politica, Quick ViDiEi il 15 settembre 2010 alle 17:36
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La richiesta di incontro è arrivata dal presidente del consiglio. Ieri sera Silvio Berlusconi ha accolto a palazzo Grazioli il presidente della Regione Augusto Rollandin assieme al senatore Antonio Fosson. Porte chiuse invece al deputato Roberto Nicco, che ha fatto sapere (anche se non era un mistero) di non avere l’intenzioni di sostenere il governo, in difficoltà alla Camera. Il deputato del Galletto ha aggiunto: «Indipendentemente dal comportamento ridicolo dimostrato in questi due mesi, il governo ha un’attenzione pari a zero nei confronti delle autonomie ed in particolare verso la Valle d’Aosta. Di più, gli attacchi di Brunetta, Calderoli e Tremonti sono la dimostrazione che questo governo non ha alcuna considerazione per la Valle, così come per i suoi parlamentari».

Giorgio Bongiorno, coordinatore del PdL, spiega il senso dell’incontro: «E’ un importante momento di confronto che si inserisce come autorevole fase nel processo, in atto da tempo a livello regionale, per rafforzare la strategia di collaborazione del PdL nazionale e locale con il governo regionale e per trovare contestualmente la soluzione di problemi vitali per il futuro sviluppo della Valle d’Aosta. Questo nel rispetto delle prerogative dello statuto speciale e dell’autonomia della Valle d’Aosta  e a tutto vantaggio dei valdostani».

Molti i commenti arrivati dalle varie formazioni politiche regionali. A margine della presentazione della festa democratica di Aosta che comincerà giovedì, il segretario del PD Raimondo Donzel: «Questo appuntamento romano fa parte di una strategia per cui occorre trattare con Berlusconi anzichè fondare le richieste su presupposti di autonomia: un indizio di debolezza del governo regionale».

«Un incontro privato che per la sua stessa natura va a segnare uno strappo inaudito con la corretta procedura istituzionale» commenta Carlo Perrin, coordinatore di ALPE. «Non tocca alla Valle d’Aosta – continua l’ex senatore – offrire un salvagente a chi, in questi due anni e mezzo di governo nazionale, non ha prestato la benché minima attenzione alle richieste e ai problemi della nostra regione. L’autonomia della Valle d’Aosta è un diritto: non deve mai diventare merce di scambio, tanto meno da esibire e barattare sui divani di Palazzo Grazioli».

Spunta anche Generazione Italia, neonata formazione giovanile finiana, rappresentata in Valle d’Aosta da Federico Borluzzi. «La posizione di Rollandin è insostenibile – spiega – quando considera irricevibile un taglio di 50 milioni di euro in due anni per la nostra regione. I numeri smascherano la risibile pretestuosità antinazionale di tale posizione. La Valle d’Aosta, oltre ai nove decimi del riparto fiscale che assicurano una cifra superiore al miliardo, gode anche del privilegio, tale perchè solo a noi riconosciuto, dell’ottenere oltre 300 milioni annui indicizzati in sostituzione di un’IVA da importazione venuta meno anche allo Stato dal 1993. I 25 milioni annui richiesti dalla manovra sono un nulla, cioè meno del 2 per cento del bilancio regionale».

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