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La posta di Vda Today – «La Regione non segue la direttiva europea per i rifiuti»

di in Mail to VdA Today, politica il 8 settembre 2010 alle 12:54
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera sulla gestione dei rifiuti da imballaggio in Valle d’Aosta.

VirgoletteI supermercati sì e la Regione no?

I supermercati in Valle d’Aosta si stanno adoperando per l’introduzione dei sacchetti di plastica biodegradabili e compostabili in conformità con quanto stabilito dalla direttiva 94/46/CE del Parlamento Europeo. Vi riporto alcuni punti della direttiva, che è reperibile facilmente in internet:

«La gestione degli imballaggi e dei rifiuti da essi derivanti dovrebbe prevedere in via prioritaria, la prevenzione dei rifiuti di imballaggio e avere, come ulteriori principi fondamentali, il reimpiego degli imballaggi, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio e, quindi, la riduzione dello smaltimento finale di tali rifiuti. In attesa di risultati scientifici e tecnologici in materia di processi di recupero, la riutilizzazione e il riciclaggio vanno considerati come processi preferibili in relazione al loro impatto sull’ambiente».

La direttiva spiega inoltre alcuni dei termini chiave, tra cui:

«“riciclaggio”: il ritrattamento in un processo di produzione dei materiali di rifiuti per la loro funzione originaria o per altri fini, compreso il riciclaggio organico ma escluso il recupero di energia»;

«“riciclaggio organico”: il trattamento aerobico (compostaggio) o anaerobico (biometanazione), via microrganismi e in condizioni controllate, delle parti biodegradabili dei rifiuti di imballaggio, con produzione di residui organici stabilizzati o di metano. L’interramento in discarica non può essere considerato una forma di riciclaggio organico»;

Insomma: i supermercati seguono la direttiva europea, mentre la Regione Valle d’Aosta non lo farà! Cercherò di spiegarvi il perché. Riprendiamo il primo punto della direttiva: la priorità deve essere la prevenzione dei rifiuti di imballaggio, cioè dobbiamo produrre meno rifiuti. La Valle d’Aosta è l’unica regione d’Italia che nell’ultimo anno ha aumentato la produzione di rifiuti procapite, quindi, o la regione non si adopera in questo senso, o se si adopera, i risultati non sono evidenziabili.

Gli ulteriori principi fondamentali della direttiva UE sono il reimpiego e il riciclaggio. Il reimpiego è quello che ognuno di noi fa quando va a far la spesa portandosi i sacchetti da casa. Il secondo principio viene allontanato da chi ci governa con la scelta del pirogassificatore, che non è un sistema di riciclaggio. Ce lo dice il parlamento europeo definendo la parola “riciclaggio”: il pirogassificatore è una forma di recupero di energia, senza recupero di materia, pertanto esclusa dai metodi di riciclaggio.

Quindi tutto ciò che andrà nella bocca del pirogassificatore non è riciclato. A questo punto la Regione potrebbe almeno adoperarsi per ridurre la quantità di rifiuti che andrà nel pirogassificatore, come da indicazioni europee: «riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti». Come si fa? Aumentando la raccolta differenziata: in Valle siamo ad un 40% scarso, possiamo però migliorare questa percentuale raccogliendo l’organico e trattandolo in un centro di compostaggio. Oltre alla maggiore conformità nei confronti delle direttive europee (che non sono una seccatura legislativa, bensì delle linee guida per aiutare i nostri amministratori nelle complicate decisioni che influenzano la qualità di vita di tutti i cittadini europei), riporteremmo alla terra le sostanze nutritizie che le abbiamo tolto, evitando di interrompere quei processi ciclici tipici della natura, e daremmo un senso alla manovra adoperata dai supermercati: che senso ha fare sacchetti compostabili se non c’è un centro di compostaggio? Mi chiedo perché la direttiva europea sia più severa con i negozi piuttosto che con le Regioni..

VirgoletteMi chiedo anche perché l’assessore regionale all’ambiente è convinto che il compost non lo vuole nessuno in Valle d’Aosta, neppure quando è gratuito (dalla meta’ di giugno 2010)! Forse perché non lo dicono a nessuno, ma probabilmente perché a metà giugno hanno già tutti concimato e seminato il proprio orto…

Luna Meneghini
Aosta

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  1. Robe da pazzi! e pensare che la raccolta dell’umido, che ormai si fà praticamente dappertutto, permetterebbe di implementare dei sistemi di smaltimento dei rifiuti ben differenti dall’inceneritore che verrà costruito a breve!