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UV e PdL reagiscono alle parole di Di Pietro

di in politica, Quick ViDiEi il 11 maggio 2010 alle 13:31
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Union Valdôtaine, Stella Alpina, Fédération Autonomiste, Popolo della Libertà e Lega Nord reagiscono con un comunicato congiunto alle parole che Antonio Di Pietro ha detto ieri ad Aosta, presentando i candidati sindaco e vice dell’alleanza tra Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito Socialista e Sinistra Ecologia e Libertà.

In seguito alle deliranti quanto infondate affermazioni dell’On. Di Pietro nei riguardi dell’accordo di coalizione del PdL valdostano e della Lega Nord con le forze autonomiste regionaliste, che si è sviluppato nell’ambito di una strategia di svolta e di rinnovamento in corso ormai da tempo sulla scena politica valdostana, siamo ancora una volta ed ancor di più convinti di trovarci di fronte a gratuite illazioni non solo prive di fondamento ma altamente lesive della libertà delle forze politiche di scegliere le alleanze più consone alla realizzazione del programma di sviluppo di una città moderna.

Dispiaciuti ma non sorpresi degli attacchi di spregio, non intendiamo lasciarci trascinare dall’On. Di Pietro sul terreno dell’insulto e della calunnia. Sono però le parole di Di Pietro al di sopra di quanto si può immaginare venga detto in una campagna elettorale. Per quanto ci concerne, vorremmo riportare l’attenzione dei cittadini alla validità della nostra proposta programmatica, alle priorità espresse dalla stessa ed alle prospettive aperte da questa consultazione elettorale alla realtà amministrativa dei Comuni della Valle d’Aosta.

Ego Perron, presidente UV
Giorgio Bongiorno, coordinatore regionale PdL
Leonardo La Torre, segretario Fédération Autonomiste
Rudi Marguerettaz, segretario Stella Alpina
Sergio Ferrero, segretario Lega Nord

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  1. Si parva licet e se non capisco male: ora finalmente leggiamo nero su bianco che la svolta a destra dell’UV era in corso ormai da tempo: “l’accordo di coalizione del PdL valdostano e della Lega Nord con le forze autonomiste regionaliste, che si è sviluppato nell’ambito di una strategia di svolta e di rinnovamento in corso ormai da tempo sulla scena politica valdostana…”
    Da quando? Dalle amministrative di Courmayeur? Quindi dal 2007?
    E il PD com’è che non se n’è accorto prima?
    Ed ancora i 5 segretari della svolta, hanno ragione a rivendicare la loro libertà di svoltare dove vogliono, ma perché non smentiscono Di Pietro nel merito dei dané promessi assicurandoci che il tesoretto ci sarà davvero (dove, a chi, come) e non sarà solo uno specchietto per le allodole?

  2. Si parva licet componere magnis, è la frase, citata comunemente anche nella forma abbreviata “si parva licet”, descrive l’affaccendarsi delle api paragonandolo all’attività dei Ciclopi che lavorano alla costruzione dei fulmini. Praticamente significa: se è lecito paragonare le cose piccole alle grandi allora…

    Questa metafora, signora Cesara Pavone, ormai radicata nella nostra mentalità e nel nostro lessico è una di cui non potremmo più fare a meno, nel parlare. Ma in realtà non è da accostare alle api del Pd e ai Ciclopi dell’Uv. Noi siamo qui da tempo a denunciare questa evenienza, ma solo pochi ci hanno creduto. A cose fatte anche questa situazione storica, va a smentire tutti coloro che indicavano il Pd come il partito a rimorchio dell’Uv.

  3. Grazie signor giorgio.b per la correzione! Lei ha ragione ho mal citato (eh! la memoria gioca brutti tiri!), avrei dovuto scrivere piuttosto: “if it is granted to small”, se è lecito ai piccoli immischiarsi delle cose dei grandi… ed è ovvio che “small” è riferito a mé stessa non alle api democratiche e tanto meno ai nostri Seigneurs!
    Ma torno alle dichiarazioni dei nostri Ciclopi: “libertà delle forze politiche di scegliere le alleanze più consone alla realizzazione del programma di sviluppo di una città moderna.”
    Alleanze più consone… come a dire che le altre forze politiche sono anti-moderne! Mi dica ma il PD ha davvero pensato anche per un solo istante di fare di Aosta una città moderna, dotandola di una metropolitana?

  4. Gentile Cesara una città moderna non è moderna solo se “tiene” una metropolitana. E’ moderna se gli assi viari cittadini sono funzionali alle correnti di traffico; se questi sono sufficienti a soddisfare le necessità della cittadinanza; se questi permenttono un collegamento razionale, veloce, e capaci di soddisfare anche i diritti dei portatori di hanycap. Le posso assicurare che al PD, quello che interessa è avere la Citta che vogliamo, e dunque lascio a lei gentilmente la conclusione.