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Sorpresa: il nuovo segretario del PD valdostano è Donzel

di in gazebo il 26 ottobre 2009 alle 20:34
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La coda alle primarie, in piazza Chanoux3513 elettori valdostani votarono alle primarie del PD nel 2007. Il PD era un partito nuovo, nato da un’idea forte come l’Ulivo. Un’idea unitaria del centro-sinistra, un ponte verso il futuro e una scommessa a cui parteciparono oltre tre milioni e mezzo di cittadini italiani. Ieri, domenica 25 ottobre 2009, 2345 elettori hanno partecipato al voto in Valle d’Aosta, con un calo netto del 33 per cento rispetto a due anni fa. Anche a livello nazionale hanno votato meno simpatizzanti, ma il crollo non è stato così marcato (dai dati non definitivi si deduce un calo dei votanti di poco meno del 20 per cento): la disillusione per un progetto zoppicante si è fatta sentire.

Contro i dirigenti
Il risultato locale ha premiato nettamente Pierluigi Bersani, con il 48,6% dei voti; Dario Franceschini si è fermato al 33,9% e Ignazio Marino al 16,7. Nel voto degli iscritti, a fine settembre aveva prevalso invece Franceschini, con il 51,33 per cento, contro Bersani (38,94) e Marino (9,73). Sintomo di una scollatura che, a livello locale, esiste tra base e dirigenti.

Plebiscito per Donzel riuscito
Il voto plebiscitario per Donzel però c’è stato, e il segretario regionale uscente, unico candidato, è riuscito ad evitare proteste interne a suon di schede bianche e di “voto azzurro”: gli elettori potevano scegliere se votare per le sole liste nazionali (scheda azzurra) o per le liste locali in appoggio al segretario (scheda rosa). In tutta la Valle, appena una sessantina di elettori hanno votato per le sole liste nazionali. Donzel ha così raccolto l’87,2 per cento dei voti “rosa”, con spiccioli di schede bianche o nulle.

Gli eletti: tre donne e un uomo
Se Raimondo Donzel è stato riconfermato segretario, gli altri eletti valdostani per l’assemblea nazionale sono stati Fabio Protasoni e Daniela Stammena (per la lista Bersani), Erika Guichardaz, che appoggiava Franceschini, e Sara Timpano della lista Marino.
«Viva soddisfazione per la partecipazione al voto, che dimostra la vitalità e il radicamento del partito nella città di Aosta e in tutta la Valle» è stata espressa dal direttivo del partito. Per Donzel, i risultati hanno «superato le aspettative».

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  1. sul calo del dato elettorale vorrei portare 3 argomentazioni che possono valere come attenuanti.
    1 – rispetto alle primarie del 2007 vi è stato un calo anche del dato nazionale (-15% circa), nonostante questa volta il risultato nazionale fosse molto più aperto.
    2 – nelle primarie del 2007 vi erano 2 candidati segretario regionale con a sostegno 6 liste con oltre 90 candidati e quindi la mobilitazione da parte di tutti i candidati era stata sicuramente maggiore.
    3- questa volta votare alle Primarie aveva un significato più impegnativo, infatti votando si accettava di essere iscritti in un registro pubblico: l’anagrafe degli elettori del PD.

    per questo valuto positivamente questo risultato; 2345 persone hanno scelto di venire allo scoperto, dichiarando di riconoscersi nel Partito Democratico e hanno espresso la propria preferenza sul segretario, sinceramente non so quanti altri partiti sarebbero capaci di una simile mobilitazione in Valle d’Aosta.
    (oltre l’UV che peraltro non mi pare abbia nessuna intenzione di copiare metodi così democratici e partecipativi …)