se vedi questo sito, hai fallito il concorso in regione

La posta di Vda Today – Appello contro l’astensionismo di 4 candidati

di in Mail to VdA Today, politica il 7 maggio 2010 alle 12:29
, , , , , , , , ,

Riceviamo e pubblichiamo l’appello contro l’astensione di quattro candidati alle elezioni comunali di Aosta: Fabio Protasoni (PD), Mario Badino (Sinistra per la città), Maurizio Zardo (IdV) e Gianpaolo Fedi (ALPE).

VirgoletteAppello agli elettori che non votano, che sono indecisi o che pensano all’astensione come protesta

Cara e Caro,

nelle prossime elezioni amministrative della nostra città saremo interrogati sulle nostre preferenze programmatiche e politiche per il futuro di Aosta. Si tratta di un momento difficile sia per la crisi economica in atto, che investe molti di noi, sia per il futuro assetto del capoluogo regionale, due fattori che impongono di prendere decisioni importanti e di indirizzare le risorse pubbliche sulle reali esigenze della città.

Per come la vediamo e per coerenza con un’identità profonda e con la storia di questa città, la scelta di Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération di formare una coalizione con il PdL e con la Lega Nord è un fatto che rischia oggettivamente di trascinare la città e la Valle nella cronaca, purtroppo quotidiana, dei giornali nazionali e di tante altre realtà territoriali dove politiche liberiste, xenofobe e conservatrici stanno devastando tante comunità.

Il rischio di trovarsi con le ronde, i tagli alle politiche sociali, le cacce aperte all’immigrato o l’interruzione della mensa dell’asilo ai bambini delle famiglie in difficoltà economica è reale. O, ancora, con regole fatte “ad personam” o “ad listam”, con un incremento della cementificazione del territorio e la speculazione edilizia: le “grandi” opere inutili.

La lista è lunga.

Ma c’è di più.

In questa fase, crediamo che molti elettori che in passato hanno votato per l’Union Valdôtaine e i partiti autonomisti suoi alleati non condivideranno le scelte fatte dai vertici aostani e romani e, giustamente, orienteranno altrimenti il loro voto o decideranno di non recarsi a votare. Proprio per questo fatto, insieme a loro, possiamo dare un segnale fortissimo. È già accaduto in passato.

Si presenta l’occasione di cambiare radicalmente il panorama politico in Valle e di concorrere ad affermare un equilibrio più avanzato e progressista che comprenda anche il cambiamento dei metodi e degli stili del fare politica.

Senza di voi, però, questo sarà più difficile. Per effetto del meccanismo elettorale, l’astensione, la scheda bianca o nulla abbassano il quorum necessario per vincere al primo turno e quindi favorisce la coalizione che in partenza risulta essere più ampia.

Vi chiediamo perciò di valutare seriamente di partecipare al voto il 23 maggio e di scegliere una delle due coalizioni e una delle quattro liste che sosteniamo.

Capiamo il senso dei vostri dubbi e il disagio per gli errori della politica. Anche per quelli delle forze politiche nelle quali noi stessi ci riconosciamo.

Avete ragione. Troppo spesso, partiti e politici hanno dato contro-testimonianza rispetto al bisogno di coerenza, concretezza e affidabilità che pure ci avete chiesto. Noi stessi viviamo lo sconcerto e la rabbia che provate.

Ci siamo tuttavia candidati, non senza incertezze e timori, per tentare di dare, in prima persona, una risposta proprio a questi dubbi. Ognuno nella sua parte politica e con idee diverse su alcune questioni, ma condividendo l’amore per la democrazia, il desiderio di una politica diversa e la preoccupazione per ciò che potrebbe succedere in Valle d’Aosta, siamo convinti che la “buona politica” esista e sia possibile farla emergere, a condizione di partecipare tutti insieme.

Anche in Valle d’Aosta. Anche ad Aosta.

Pensateci.

Andate a votare e scegliete i candidati che ritenete migliori per evitare questo scivolone verso destra.

Noi, da parte nostra, c’impegniamo inoltre, eletti o non eletti:

  • A un confronto strutturato fra noi che vogliamo essere forze democratiche.
  • Ad appoggiare l’anagrafe economica degli eletti che certifica, per ogni eletto, non solo le proprietà e i redditi personali ma ogni cointeresse che abbia un rilievo con la cosa pubblica per una trasparenza totale nei confronti degli elettori.
  • A cercare il confronto con la popolazione, non per imporre scelte già decise, ma per favorire la partecipazione attiva della cittadinanza al governo della città, anche attraverso nuove forme di comunicazione e dialogo.
  • A portare e sostenere, nelle nostre forze politiche di appartenenza, l’esigenza di aumentare gli strumenti di partecipazione e di cambiamento nei metodi di formazione delle decisioni anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Se lo desiderate siamo molto interessati a confrontarci con voi su queste e altre considerazioni. Abbiamo pensato che il modo più efficace, senza tralasciare altre ipotesi, fosse quello di aprire un blog (nonastenertiaosta.wordpress.com) dove poter dialogare e dove abbiamo pubblicato i nostri profili, e il gruppo di Facebook “Non astenerti Aosta. Vai a votare!Virgolette

Grazie, ciao

Fabio Protasoni, candidato PD
Mario Badino, candidato Sinistra per la città
Maurizio Zardo, candidato IdV
Gianpaolo Fedi, Candidato ALPE

Lasciamo a voi i commenti.
Potete scriverci all’indirizzo info@vdatoday.it.

Be Sociable, Share!
  1. Vorrei chiedere agli esponenti di ALPE e Sinistra per la città quale sia l’opportunità politica di firmare una lettera assieme a degli esponenti di una coalizione avversaria. (Sapendo che l’iniziativa della lettera proviene da Fabio Protrasoni)

  2. Meglio tardi che mai … forse!

  3. Ma non è appunto troppo tardi per proporre certe convergenze?

  4. Parlare di convergenze politiche sarebbe troppo: l’alleanza a sinistra è stata resa impossibile dall’atteggiamento di alcuni, ma – per ciò che mi riguarda e qui mi esprimo a titolo personale – sarebbe stata possibile solo in chiave anti-destra: differenze fra noi e il PD ce n’è molte, a livello locale come nazionale. Vorrei sapere ad esempio (e mi si perdoni la nota polemica) qual è l’atteggiamento del PD verso le grandi opere, ospedale compreso. L’iniziativa, che parte – è vero – da Fabio Protasoni mi è sembrata una buona iniziativa. Ciascuno di noi ha invitato a votare per la propria lista o coalizione, non per quella avversaria. Ma a votare, per ragioni di quorum, di evitare lo scivolone a destra con lega xenofoba e partito degli affari e, credo che tutti e quattro siamo in buona fede, perché ci sembra di poter proporre qualcosa di buono. Poi l’elettore sceglierà chi lo convince di più.

    Mario Badino
    Sinistra per la Città

  5. Grazie per la risposta

  6. Vorrei riportare alla memoria di Lorenzo uno dei tanti patti storici per chiedergli cosa spinse ad esempio l’Italia a firmare nel 1882 il patto della Triplice alleanza? Sai che inizialmente fu voluto principalmente dall’Italia, desiderosa di rompere il suo isolamento e di contrastare la Francia che aveva occupato Tunisi?

    Nel 1914, allo scoppio della Prima guerra mondiale, l’Italia, dopo un lungo percorso di avvicinamento e di accordi con la Francia, con la Gran Bretagna e con la Russia, in forza dell’articolo 4 del trattato, dichiarò la sua neutralità.

    Nel 1915, l’Intesa propose all’Italia, in cambio della sua entrata in guerra contro l’Austria, ampliamenti territoriali a scapito di Vienna e una posizione di dominio nell’Adriatico. Lo stesso anno l’Italia rifiutava le inferiori proposte dell’Austria, denunciava la Triplice Alleanza ed entrava nel conflitto contro l’Austria-Ungheria… (da Wikipedia)
    Certo l’esempio riferito all’Appello unitario aostano contro l’astensionismo è un “pò eclatante”, ma la politica è anche questa, bella o brutta che sia, ma funzionale ad un interesse comune del Centrosinistra. In questo caso il ballottaggio.