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Le vélo de Léonard #10: consiglio comunale di Aosta, 20 gennaio

di in Le Vélo de Léonard, politica il 20 gennaio 2010 alle 21:06
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Campionario di inutilità e ipse dixit dal consiglio comunale del 20 gennaio.

«La mozione è collegata alla delibera, e a cosa se no? Al tram chiamato Desiderio?»

Clotilde Forcellati (Verdi) esordisce con citazioni cinematografiche

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«Sono un ragioniere fallito, ma questo bilancio non mi sembra brillante»

Valter Manazzale (PRC) ricorda gli studi superiori

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«Oggi eviterò di analizzare i numeri, ma violenterò le vostre coscienze. Quindi i deboli di cuore escano dall’aula»

Ettore Viérin (PdL) annuncia, con il coltello tra i denti, un intervento politico sul bilancio. Il seguito racconta i passaggi più interessanti

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«Non ricordo chi lo disse in un passato remoto, “del diman non c’è certezza”»

Lorenzo il Magnifico (sic) Viérin

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«Se solo metà di queste voci mancheranno all’appello, la prossima giunta si troverà non in braghe di tela, ma in costume da bagno, neanche in pantaloni lunghi»

Viérin critica un bilancio fatto anche di multe e vendita del patrimonio immobiliare

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«Cercherò di essere un illuso, un illusionista, ed essere illuso a volte allunga la vita, non solo la famosa telefonata della Telecom»

E.V. confonde maghi e illusi

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«Non sto facendo un sermone, non sono in chiesa, datemi questi cinque minuti di tranquillità»

E.V. rimbrotta i colleghi, che interrompono il suo intervento fiume

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«Abbiamo due città: la città degli anziani e la città d’arte. Il peso degli anziani ricordiamolo: sono un quarto della popolazione. La città degli anziani va difesa e alleggerita dalla pressione fiscale, però la città è compressa dal gran numero di anziani»

Viérin affronta il problema anziani

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«Questa è istigazione all’eutanasia»

Carlo Ferina, fuori dall’aula, commenta

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«In città c’è pressione sociale dovuta alla nuova immigrazione, con enorme richiesta di abitazioni, a fronte di una disponibilità che non è sufficiente a soddisfarla. Non vorrei essere tacciato di xenofobia o razzismo, ma voglio dire che sono dei flussi che vanno regolamentati.
Se a prima vista l’immigrato è considerato come una ricchezza e una crescita, non dimentichiamoci che ciò che porta del bene, comporta purtroppo il fatto dei ricongiungimenti familiari.
Tra gli immigrati non sempre c’è voglia di adeguarsi, in questo Paese si sono dimenticati dei doveri dei cittadini italiani e non italiani, non si può sempre mettere in prima linea il fatto che uno deve avere diritti.
Se ho un soggetto che lavora, con tre o cinque figli, il parentado di queste persone sotto l’aspetto economico diventa un debito.
Chiudo qui questa parentesi leghista
»

E.V. chiude. La parentesi leghista

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«Vi ho detto che avrei stimolato le vostre coscienze»

E.V. ricorda

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«Sul tema bamboccioni: se uno vuole stare nel nucleo famigliare ed è attivo, bene, perché gli affitti e il costo della vita sono molto alti. Il problema è se non è attivo»

Viérin, a tutto campo

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«Una volta vivevano tutti in una cascina, e una stanzetta per il nonno c’era sempre»

E.V. ricorda i tempi andati, in cui tutti avevano una cascina.
Alzi la mano chi non ce l’aveva

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«Io potrei anche rinunciare al mio gettone di presenza per il bene della mia città, ma un dirigente o un consigliere regionale lo farebbero? Noi siamo la Promozione, la serie A è il Parlamento, la B le Regioni, la C le Province»

Viérin usa metafore calcistiche

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«Ho ancora sei minuti, sempre su questo argomento, così le sparo tutte»

E.V. spara

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«Lancio una proposta: la tessera del socio della città di Aosta»

E.V.
Questa, in effetti, è difficile da spiegare

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«Forse pensavate che vi avrei violentato di più»

E.V. conclude

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«Prima il consigliere Viérin ha detto che ci avrebbe violentati, a me sembra che ci abbia disorientati, piuttosto»

Iris Morandi (Aosta Viva) tira le fila

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«Si possono andare a prendere in tantissimi posti. Lo avevo chiesto per altre cose, e la cifra mi era piaciuta. Ma me lo hai dato tu, tesoro, l’altro giorno… io capisco che siamo un po’ anziani, presidente…»

Titti Forcellati, con un doppio senso dietro l’altro, si rivolge al presidente Renato Favre (UV)

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«Ho ascoltato parzialmente con attenzione il dibattito»

Ettore parzialmente Viérin

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«Auguro ai colleghi di opposizione di dover riascoltare i propri interventi»

Carlo Ferina e la pena del contrappasso

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  1. [...] fate quello che volete, basta che poi diate un assessorato a E. V.. Anche solo per lo spettacolo in [...]