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Dietrofront della Regione sui biglietti agevolati per gli studenti

di in politica il 8 gennaio 2010 alle 13:50
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Treno affollatoE’ bastato qualche giorno di polemiche e un incontro con l’assessore ai trasporti Aurelio Marguerettaz per far fare dietrofront alla Regione, che aveva studiato un nuovo sistema per i biglietti agevolati agli studenti universitari: dal prossimo mese, e per tutto il 2010, torneranno anche i carnet di biglietti per Torino e Milano, in coesistenza con il nuovo sistema, attivo e funzionante fin da ora.

L’idea dell’amministrazione regionale era quella di cambiare metodo, una volta per tutte: se fino all’anno scorso, per avere i biglietti del treno scontati al 75%, gli studenti universitari valdostani fuori sede avevano bisogno di avere i piedi e arrivare fino al servizio trasporti in località Grand Chémin di Saint-Christophe, dal 2010 bastano internet, una carta di credito o una prepagata, una stampante e preferibilmente un conto corrente.

L’intenzione dell’assessorato ai trasporti è quella di dare la possibilità all’utente di acquistare i propri biglietti da casa, evitando spostamenti di persona. Il vecchio sistema è stato eliminato – ma, dopo le richieste degli studenti, tornerà in vigore provvisoriamente. Fino al 2009 infatti, bisognava riempire un modulo allo sportello dell’assessorato e da lì, esibendo la “tessera dei trasporti”, gli studenti di Torino e Milano (anche di Annecy e Chambéry) potevano acquistare dei biglietti speciali e personali, che sarebbero valsi per tutto l’anno. Chi studiava in altre sedi, era costretto a chiedere il rimborso successivo.

Da quest’anno le cose sono cambiate, per tutti gli studenti fuori sede. Bisogna prima di tutto registrarsi presso l’URP del palazzo regionale o al solito sportello dell’assessorato, dopodiché si devono acquistare i singoli biglietti direttamente sul sito della Regione, facendo un login con utente e password, indicati al momento dell’iscrizione. Si può dunque acquistare un singolo biglietto alla volta – con un redirect al sito di Trenitalia -, valido 4 ore oltre l’orario scelto, e occorre stampare il “voucher” (è scritto così, tra virgolette, anche sul regolamento) da esibire al controllore. Il rimborso verrà automaticamente accreditato sul conto corrente indicato, oppure si potrà ritirare in contanti presso le tesorerie abilitate.

Da qui i problemi. Se l’anno scorso lo studente aveva sempre in tasca una manciata dei 120 biglietti disponibili, pronti per l’uso ad ogni evenienza, da quest’anno dovrà programmare con attenzione e tempestività i propri spostamenti. Avrà bisogno di internet e di una stampante, o al limite, sarà costretto ad acquistare il biglietto a prezzo pieno, per poi inviarlo all’assessorato e ottenere il rimborso.

Da molti mesi, dalle sezioni dell’Union Valdôtaine, era partito l’input di lavorare per lo “snellimento della burocrazia” attraverso soprattutto l’informatizzazione, e ne era sorto anche un congresso tematico. In questo caso però, sembrerebbe che il vecchio sistema, seppur fautore di code e di maggiori costi pubblici, sia stato percepito più efficace del nuovo.

Probabilmente si è di fronte al classico misunderstanding del ruolo dell’informatizzazione: questa funziona sempre quando è un di più, quasi mai quando sostituisce completamente un servizio “a mano”. In più si aggiunge il fatto che i server della Regione sono stati immediatamente messi fuori uso dal troppo traffico o da qualche errore nella programmazione del sistema.

Motivo per cui molti sono stati gli studenti che hanno protestato per la scelta dell’assessore Marguerettaz, alcuni dei quali si sono “riuniti” in un gruppo Facebook a tema, forma ormai classica di protesta. Perplessità e critiche sono state espresse dai Giovani Comunisti della Valle d’Aosta e dalla stessa Jeunesse Valdôtaine, che ha ottenuto un incontro in Regione, per ora risolutivo. Ma l’errore più grosso, se di errore si tratta, sembra semplicemente uno: quello di essere passati frettolosamente da un sistema all’altro, senza prima testarne appeal ed efficacia. Per poi fare, come era già successo in passato per le borse di studio, un frettoloso dietrofront.

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  1. Sarebbe VERAMENTE DIFFICILE in effetti dare la possibilità agli studenti di comprarsi i biglietti nelle diverse stazioni!?
    Nessuno mai pensa a quelli della bassa valle che, come minimo, tra borsa di studio, biglietti e burocrazia varia, devono andare ad aosta 3-4 volte… e sono 16 € di autostrada ogni volta! Più la benzina. Poi vogliamo abbattere l’inquinamento… iniziate a non farci fare 100 chilometri in macchina inutilmente.
    Per quanto riguarda i biglietti, parlo per esperienza personale, non si può pretendere di sapere già il lunedì a che ora si prenderà il treno il venerdì. Se le lezioni si prolungano? E se vengono cancellate e io ho già comprato il biglietto? Perchè i biglietti comprati su internet valgono 4 ore OLTRE l’ora scritta sopra, assolutamente non le 4 ore prima.
    Fatto sta che, a mio avviso, prima di fare delle CAGATE COLOSSALI bisognerebbe pensare anche alle eventuali conseguenze negative, e non dire “facciamo tutto su internet” solo perchè la parola INTERNET fa figo.